lunedì 18 marzo 2013

Sofia


Stavo già componendo mentalmente le parole per il prossimo blog celebrativo per la Fiorentina, quando questo striscione buca lo schermo, e riporta, brusco, il mio pensiero su di lei...

Sofia e' un piccolo angelo, troppo simile ai miei, che sul suo cammino ha incrociato l'uomo nero, quello che i grandi si affannano a dire "non esiste", ma che è invece reale, ha tanti nomi diversi, ma sempre lo stesso scopo: mangiarsi, con zanne affilate, pezzettini di lei ogni giorno, davanti agli occhi impotenti di chi la ama.

Sofia è forte e dolce, lo so perché me lo racconta lo sguardo dei suoi genitori; cerca conforto solo fra le loro braccia, nei loro teneri baci, nelle loro silenziose parole; perché il suo corpo non risponde più, i suoi occhi vedono solo buio. Ma nel buio una fioca luce di speranza prova a farsi strada; una cura compassionevole che le spetta per diritto di vita, ma anche per legge degli uomini. Ma proprio gli uomini, e proprio le loro contorte leggi, ora vorrebbero spegnere quella luce, e Sofia deve lottare anche contro di loro.

Ma Sofia non é più sola, non lo é mai stata. Ora siamo in tanti ad amarla, a gridare per lei; ora i destinatari di queste grida non potranno nascondere la testa sotto terra, e la coscienza sotto i piedi, perché migliaia di indici accusatori sarebbero puntati contro di loro.

Sofia é un chiodo fisso che da giorni mi trovo piantato nel cuore; la vedo negli occhi dei miei figli, la sento quando la logica del quotidiano allenta la presa, e lascia vagare il pensiero.
Sofia é l'amore di sua madre e suo padre, che ci ringraziano da internet, ma che io ringrazio per la speranza del loro esempio.
Un abbraccio, piccolina, ora vado ad unirmi a tutti quelli che vigilano su di te.

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