sabato 20 aprile 2013

Golpe?



Perchè parlo raramente di politica? Perchè c'è solo da rimetterci, visto che le tue idee raramente trovano il consenso di chi ti ascolta, di chi interloquisce con te, perchè in Italia ognuno ha una opinione diversa dalla tua (e meno male, sarebbe anche noioso parlare solo davanti a chi la pensa come te)... Perchè troppo spesso mi son ritrovato a sostenere le mie scarse convinzioni politiche contro amici improvvisamente diventati accaniti nemici.
Ma scantono giusto cinque minuti verso questo argomento spinoso trascinato dal momento intenso, dai fatti in tempo reale, dalle parole di un ex comico visto come un Davide armato di fervore contro il Golia dei ladroni.

Il Napolitano bis mi piace molto poco, sa di minestrone riscaldato perché in frigo non si è trovato di meglio, il supermercato è chiuso per ferie, e la pancia brontola, e poi magari anche perché quel pezzo di pecorino lì in fondo non si ha voglia di mangiarlo.

Ma giocare con le parole, con le emozioni, e parlare di golpe, di rivoluzione, invocare la discesa in piazza della gente, la marcia su Roma di milioni di fedayn, ecco, questo mi piace ancora meno; perché non credo che chi le pronuncia, quel Beppe che megafona dall'alto del suo disimpegno, impegnato sul solo campo da gioco che lo favorisce, il palco popolare, non abbia pensato che fra i milioni di suoi sostenitori potrebbero, per la legge dei grandi numeri, esserci anche degli idioti, degli svitati che quelle parole le prendono sul serio, che, aizzati dal megafono, spolverano le spranghe, o peggio, la polvere da sparo.
Fra l'altro parlare di golpe quando due terzi del mondo politico (e magari anche due terzi d'Italia) non la pensa come te, e, nella legittimità costituzionale, compie azioni che non ti compiacciono, beh, quello, per una voluta legge del contrappasso, è parlare da golpista.

Quindi, piano con le parole, caro Grillo e cari grillini; vi hanno mandato a fare i deputati ed i senatori, comportatevi come tali! Lasciate le piazze e le botte ai paesi incivili, e provate voi a cambiare l'Italia a colpi di legittimità!

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