giovedì 20 settembre 2012

La Fiorentina oggi

La Fiorentina oggi è un insieme di volti, di sensazioni, di vibrazioni nuove, in passato sempre presenti ma nascoste sotto un fitto strato di delusioni, di parole al vento, di personaggi ambigui, di sconfitte, di non calcio.

La Fiorentina oggi ha il muso sfrontato di chi porta un nome uscito da un romanzo di Garcia Marquez, quel Facundo, non Cabral ma Roncaglia, che agli astanti non porta le note di una chitarra, ma la grinta di chi è abituato alla mischia nella Bombonera.

La Fiorentina oggi ha gli occhi felici di Emiliano quando riesce finalmente a regalare una parata decisiva ai suoi amici, che lo guardano dalla curva.

La Fiorentina oggi ha una testa con pochi capelli, ma con tante idee buone da trasferire ad altrettanto buoni piedi, e poco importa se la sua casacca è viola e non blaugrana, come probabilmente sperava da ragazzino.

La Fiorentina oggi ha lo sguardo duro e convinto di chi di partite ne ha macinate tante, troppe forse, ma che ha ancora voglia di dominare il centrocampo, di dettare legge e geometrie non più all'Olimpico bensì all'Artemio Franchi.

La Fiorentina oggi è il raggiante sorriso di un ragazzo nato in un paese complicato, che pochi fino al 2008 avrebbero saputo collocare con esattezza nella geografia europea, e, son sicuro, qualcuno avrà anche scambiato per quel noto santuario sopra Castiglioncello....

La Fiorentina oggi è tutta negli occhi del figliol prodigo Luca... che emozioni ci hai regalato! Prima segni un gol che certo ci apre il cuore, ci riporta ai vecchi tempi, ti fa di nuovo amare per quei tuoi movimenti un po' goffi e dinoccolati, ma efficaci... Ma più del gol è valsa la tua dedica: li, pensando ai miei figli, pensando al tuo dolore di uomo e alla tua famiglia spezzata, il calcio è diventato solo un rumore di sottofondo, una cantilena triste che ha inumidito i miei occhi.
Ma la Fiorentina non è finita qui, tanti altri personaggi meriterebbero due parole; magari ancora non sono esplosi nei cuori viola, ma lo faranno presto... E che dire di quel distinto giovanotto che si accomoda in panchina vestito di tutto punto, con quelle polacchine che qualcuno dice rosse per scaramanzia, ma che io spero per moda? Firenze lo sta cominciando a conoscere, dopo averlo a lungo annusato e sfiorato, e chissà, in futuro, mi auguro, potrà calcisticamente amarlo.

Questa è la Fiorentina oggi, e, Dio, quanto è bello guardarla!

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