sabato 15 settembre 2012

loro in fiamme... e Noi?


Una immagine del telegiornare continua a ronzarmi in testa... è una cartina a tutto schermo, non dell'Italia, non della Libia, non del Magreb, ma di tutto il mondo, dal Marocco all'Australia, e questa cartina è costellata di stilizzate immagini di lucenti falò.
No, cari miei, qui non si parla delle solite, più o meno isolate, proteste, dei soliti noti con l'accendino in mano che aspettano la telecamera per dar fuoco alle odiate stelle e strisce. No... Qui si tratta di tutto il mondo arabo che, certo con le sue frange più estreme, insorge.
Insorge, ma contro chi? Contro gli Americani? Contro un filmetto da mesi e mesi presente in rete? Contro gli Inglesi, che spediscono il secondogenito reale in punizione in Afghanistan, per le sue bravate a Las Vegas? Si, ma non solo... insorge contro chi non è come loro, insorge contro il mondo non-arabo, contro chi ha l'ardire di non prostrarsi e chiedere scusa per non essere musulmano.
Le conclusioni di alcuni, per fortuna pochi, analisti di politica internazionale (vedi Luttwak sul Corriere) fanno baluginare parallelismi inquietanti, paventano rischi di conflitti mondiali ai quali non voglio nemmeno pensare.Ma in tutto questo clima torbito, infuocato, con mezzo mondo livido di rabbia nei confronti dell'altra metà, quel che mi ha spinto a digitare stasera è l'apparente, strana, inquietante, tranquillità che aleggia nell'aria... Quasi che tutto questo non ci tocchi, non tocchi l'Italia, non tocchi gli Italiani. Allora, tanto per far suonare qualche campanellino, invito a riflettere sui seguenti dati (Wiki, of course):
L'islam è ad oggi la seconda religione in Italia dopo il Cristianesimo.
I fedeli musulmani, quasi tutti sunniti, sono circa 1 milione e 200 mila.
Nella Comunità Europea il numero sale a più di 16 milioni (!).
Sarei curioso di sapere i commenti ed il pensiero di costoro al riguardo di quanto sta succedendo fuori dai nostri confini... ma una vocina mi dice che è meglio di no, meglio non saperlo, altrimenti stasera potrei faticare a prender sonno, non sentendomi più cosi al sicuro fra le mura di casa mia.

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