domenica 9 settembre 2012

Un pizzico di cenere

Il mio pensiero a caldo sul ritorno di LucaToni in viola, l'ho già espresso a suo tempo; 9 giorni fa mi ponevo la domanda:

"Ma ne vale la pena?"

Quel che è peggio, non mi ponevo un quesito tecnico: mi dicevo che nonostante fior di strateghi da "BarSport" potevano giurare che la conformazione fisica ed il tipo di gioco dell'ex Bayern ben si addicono alle caratteristiche tattiche di Montella ("...regge palla, favorisce gli inserimenti dei centrocampisti, finalizza i cross di Jovetic..."), gli sterili numeri wikipediani (35 anni, 3 gol la scorsa stagione, 15 gol  in partite ufficiali dal 2009 ad oggi, da 3 mesi svincolato quindi privo di preparazione...) sembravano affossare e chiudere definitivamente il sipario sulla carriera del fu amato giocatore; pertanto la mia risposta è stata:

"No, non ne vale affatto la pena"...

Però c'era quella postilla: ovviamente ero e sono pronto a cospargermi il capo di cenere al decimo gol del  bel LucaMondiale...

Ecco proprio questa postilla mi è venuta in mente Venerdì pomeriggio: perchè quando vedi il nostro eroe staccare di testa e metterla in rete, proprio come ai bei tempi, quando vedi nei suoi occhi una voglia che non ti aspetti, quando senti gli applausi scroscianti del pubblico, gli occhi che brillano, i vecchi cori che echeggiano nell'aria, le magliette "Toni & Furmini" odorose di naftalina, pensi allora "Ma perchè no?": magari un pezzetto di quella favola e di quelle emozioni sopite possono alla fine rivivere. Forse il nuovo corso societario non ha mentito: questa è un'operazione del cuore, non un ripiego dell'ultima ora. E allora mi voglio lasciar andare anch'io, voglio riabbracciare questo ragazzone dagli occhi buoni, riaccoglierlo in famiglia. Allora prendo giusto un pizzico di cenere dal nido della Fenice, lentamente me lo faccio cadere sulla testa, e gli grido forte "Bentornato Luca".

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